Dopo la confessione dissi: «Padre, potrei pure io appartenere al gruppo delle vostre prime figlie?».
«Scemarella, e non mi sei figlia come loro? Tu sei la mia primogenita», mi rispose con amabile dolcezza. Non mi sembrava vera questa frase. Il Padre ripeté: «Hai capito che sei la mia primogenita?». Sebbene non fossi convinta di quanto asseriva, risposi: «Se lo dite voi!».
Aggiunse: «Nella primogenita si trasfonde tutto, tu sei la mia emanazione». Esultai d’intima gioia.
Proprio a me queste cose? Ringraziai il Padre di questa intima felicità data al mio cuore, di questa sua grande carità e degnazione e non seppi dire altro che: «Quanto siete buono, Padre!»
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