“Perché mi ami?”, mi domandò.
“Ti amo per la tua bellezza, per la tua radiosa giovinezza, per la tua attrattiva personale, per...”
“No, amor mio −m’interruppe−. Questo non è il motivo principale.
Tu ed io ci amiamo perché il nostro Dio così lo ha stabilito.
Il nostro amore è programmato sin dall’Eternità Assoluta dall’Altissimo.
Il Signore ci ha vincolati mediante qualità di forte attrazione reciproca e legami di mutua complementarità fisica e spirituale.
In questo paratempo appena intravediamo questo magnifico vincolo. Tu non riesci ad osservare le qualità che mi diede l’Altissimo. Per adesso non devo manifestarti tutte le mie attrattive. Tu mi vedi come da molto lontano e non riuscirai a comprendermi. Neanch’io posso contemplare i doni che ti ha dato il Creatore, così come si trovano nel tuo futuro e segreto nome nuovo, che mostrerai nel Cielo. Le misere tracce del peccato del mondo offuscano il talento, la nobiltà, il vigore... che il nostro Dio ti ha concesso.
Nonostante ciò, andremo scoprendo e godendo a poco a poco il nostro amoroso legame in Cielo, d’accordo con la nostra piccolezza di creature umane. Per questo abbiamo a disposizione la Gloria accidentale e la quinta dimensione.
L’amore umano sulla terra è come una pianta di serra, che soffoca con lo «smog» del male morale, ma che si adatterà allo splendido «ambiente ecologico» del Cielo”.
tratto da "AL DI LA' DELLO SPAZIO E DEL TEMPO" - Dr. RICARDO PÉREZ HERNÁNDEZ
(Il libro di Teneramata), Traduzione di P. Pablo Martín
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