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Redazione

I MISTICI SPONSALI: INTRODUZIONE DI FRANCA CORNADO


È detto nei Salmi: “Dio è grande”, ed è grande anche nelle sue opere, tra le quali questa, è addirittura sublime.


Nel corso della vita, le anime di buona volontà accettano la sofferenza permessa dal Padre, e risalgono la corrente decaduta di Adamo, tornando quasi ad un medesimo livello, allorché non si conosceva il peccato.


Nelle anime che raggiungono codesto stadio, non solo vi è acceso l’amore immenso per Iddio, ma è sparita ogni malizia: tutto si vede, si fa nella somma purezza e amore di Dio.


“Uno fra mille” dice la Cantica: è codesto un dono, un dono carismatico che viene fatto a coloro che, imboccata la via stretta, sono risaliti.


È quindi questo, non soltanto un problema di salvezza, ma un livello superiore, di amore e fecondità.


La loro fecondità nella Chiesa, tra i figli di Dio, per additare, correggere, aiutare gli altri a meglio amare.


È un saper distribuire l’amore che il buon Dio, vista la nostra corrispondenza, ci vuole scodellare.


La strada in sé, sarebbe aperta a tutti, ma poiché è tanto difficile percorrerla, diventa un po’ un traguardo privilegiato.


Vinta la corsa, ecco il premio: il Mistico Sponsale.


Come S. Francesco e S. Chiara, S. Francesco di Sales e S. Giovanna di Chantal, ecc., le anime vengono accoppiate da Dio stesso, senza che esse se ne accorgano, ma sempre e solo per il bene della Chiesa.


Quindi i mistici sposi, chiamati i “guardiani del giardino”, non sono fine a sé stessi, ma il loro fine è curare il giardino che è la Chiesa.


Essi, come dice il Cantico dei Cantici, scendono a vedere se è fiorito il melograno, se le viti hanno bisogno di cura, ecc.


Tutto prendono dal Dio Creatore, tutte le cose, anche l’amore stesso che si accorgono di avere come dono del Padre.


L’anima sposa (ossia della donna), diventa un collaboratore efficace per l’anima dello sposo (uomo di Dio), diventa sostegno, diventa ispirazione luminosa, diventa consigliera di opere di bene che lo sposo vaglierà per essere in tutto conformi al Signore e alla legge di Lui.


In quest’epoca in cui si parla non solo di divorzio, ma di aborto, e già se ne fanno le manifestazioni per ottenerlo, non si vede quale scandalo possa essere, mettere in luce che esiste un modo diverso di concepire e l’amore, e la vita, e il frutto della vita.

Se vogliamo un mondo migliore, non possiamo realizzarlo se non con il vero amore che ha diverse sfumature.


Il Signore disse: “Facciamo l’uomo a nostra immagine e somiglianza”: i mistici sposi, o “Nucleo Trinitario”, perché Dio è tutto per loro e con loro, sono, o per lo meno diventano, l’immagine più somigliante di Dio.


È una scalata, ripetiamo, che dapprima è erta e spinosa, ma poi, per grazia di Dio, diventa una MAGNA SCALATA, per un MISTICO SOFFIO.

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(1) Richiesta di una breve introduzione alla II Opera, Franca, in un momento di particolare disposizione interiore, redigeva la presente nel tempo richiesto dalla mera esecuzione materiale dello scritto.


Franca: “Io lo chiamerei dettato di luce mentale, che è ricevuto alla maniera di una telescrivente (ovvero: - ricevente; n.d.r.). Mentre pare di scrivere come sotto dettatura, non si arriva a capirne subito il concetto, per la grande velocità con cui si capta il discorso.

La locuzione invece si sente venire dal cuore e, una appresso all’altra, possono formare un dettato. La differenza è che nel dettato nel cuore, non solo si capta il messaggio, ma si hanno anche delle intuizioni relative ad esso: mentre nel dettato di luce mentale, (come il presente), non si arriva a capirne subito il concetto”

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